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Il “Saper Fare Artigiano" del Made in Italy... È Davvero Insostituibile??

Aggiornamento: 19 ott 2024


Quando parliamo del Made in Italy, non possiamo non menzionare il “saper fare” artigiano, che è davvero il cuore pulsante di questa tradizione. Pensate un po’: con un fatturato di 81 miliardi di euro, questo settore rappresenta ben il 54% della nostra industria manifatturiera. Le abilità pratiche degli artigiani sono così uniche che l'88% delle aziende afferma che nessuna macchina potrà mai replicarle. E voi, cosa ne pensate?


Queste competenze non sono solo una questione di qualità, ma giocano un ruolo fondamentale nella competitività, sia qui in Italia che all’estero. È interessante notare che il 91% degli imprenditori riconosce quanto sia importante sapersi adattare ai cambiamenti del mercato.


Grazie a queste abilità, le aziende riescono a posizionarsi meglio. L'80% degli imprenditori sottolinea come la fusione tra tradizione familiare e innovazione industriale sia un grande vantaggio. Ecco perché il Made in Italy è più di un semplice prodotto: è un modo di creare valore attraverso la bellezza, arricchendo l’esperienza di chi interagisce con questi capolavori. Non trovate anche voi che sia straordinario?


Artigiani vs. Giovani: Come Unire Due Realtà Apparentemente cosi Lontane?

Parliamo ora di una sfida che ci sta a cuore: il ricambio generazionale. Il concetto di Economia della Bellezza, sebbene affascinante, deve affrontare un problema serio. Il settore del Made in Italy, specialmente quello dei Maestri d’Arte, sta attraversando un periodo difficile. Negli ultimi vent’anni, più di 148.000 imprese artigiane sono scomparse, con un calo del 32%. Gli artigiani invecchiano, e il nostro interesse per queste professioni sta diminuendo, complicato da un sistema fiscale e burocratico che non aiuta.


Come possiamo preservare questa eredità e attrarre i giovani? Le imprese artigiane stanno già cercando soluzioni, come corsi di formazione continua, scambi informali e collaborazioni con altre realtà del settore. È un inizio, ma serve di più.


Per garantire un futuro ricco di talenti, dobbiamo aggiornare i programmi scolastici, enfatizzando la creatività e l'importanza delle arti manuali. Che ne dite di incentivi fiscali per i giovani che vogliono intraprendere carriere nell’artigianato? Sarebbe un modo fantastico per assicurarci che l’eredità dei Maestri d’Arte continui a prosperare, non credete?


Artigianato 2.0: Pronti a Dare una Scossa con le Nuove Tecnologie?


Non possiamo ignorare le sfide che il settore artigianale deve affrontare, e fortunatamente l’Unione Europea ha lanciato il progetto HEPHAESTUS il 1° aprile 2023. Con un budget iniziale di 3,9 milioni di euro, questo programma mira a preservare le tecniche artigianali tradizionali a rischio di estinzione e a valorizzare l’artigianato nel contesto culturale ed economico del futuro.


HEPHAESTUS si propone di digitalizzare queste preziose conoscenze e renderle accessibili tramite archivi aperti. La combinazione di tecnologia e pratiche artigianali potrebbe realmente rivoluzionare il settore. E se ci pensate, è un’opportunità incredibile per far evolvere l’artigianato e promuovere percorsi di apprendimento continuo per sostenere un’economia creativa e sostenibile.


In Italia, ci sono circa 1,3 milioni di imprese artigiane, presenti in quasi ogni comune. Questo forte legame con il territorio non solo stimola la crescita economica, ma favorisce anche l'integrazione sociale, con le imprese sociali che accolgono l'80% della forza lavoro straniera.


Insomma, questi dati dimostrano come l’artigianato, un modello di business tradizionale tramandato di generazione in generazione, rimanga un pilastro fondamentale per il futuro delle nostre comunità e dell’intera Europa. Cosa ne pensate? Siamo tutti parte di questo viaggio!

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