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Il Paradosso della Fame: Un Mondo di Contrasti

Aggiornamento: 19 ott 2024

Oggi, 16 ottobre 2024, mentre celebriamo la Giornata Mondiale dell'Alimentazione, non posso fare a meno di riflettere su un paradosso che mi lascia spesso senza parole: da un lato, milioni di bambini nel mondo soffrono di fame, mentre dall'altro, in contesti di abbondanza, molti giovani combattono contro l'anoressia.


Secondo la FAO, oltre 828 milioni di persone soffrono di fame cronica. Ogni anno, circa 3,1 milioni di bambini sotto i cinque anni muoiono a causa della malnutrizione. Questi dati, riportati nei rapporti della FAO e dell'UNICEF, raccontano una storia straziante. Leggendo queste statistiche, non posso fare a meno di pensare a quanto sia incredibile che, in un mondo così interconnesso, la scarsità di cibo continui a mietere vittime.


Ma, volgendo lo sguardo verso le società più fortunate, ci troviamo di fronte a un’altra faccia della fame: l'anoressia. Questa malattia colpisce circa 1 persona su 100, con un tasso di mortalità che varia tra il 5% e il 10%. Fonti come il National Eating Disorders Association avvertono della gravità di questo fenomeno. Qui, il cibo diventa un nemico, mentre la pressione sociale e gli ideali di bellezza irrealistici spingono molte giovani donne a rifiutare il nutrimento.


Questo contrasto mi colpisce profondamente: da un lato, ci sono persone che lottano per un pasto, dall'altro, chi sceglie di non mangiare. In un mondo che dovrebbe garantire cibo per tutti, assistiamo a una situazione in cui alcuni muoiono di fame, mentre altri soffrono di fame autoimposta. È come se ci fosse una linea invisibile che separa queste due realtà, ma entrambe sono espressioni di una crisi più ampia: la crisi del nostro rapporto con il cibo e con noi stessi.


Ma come possiamo affrontare questa situazione? La prima cosa che possiamo fare è parlarne. Discutere delle disparità alimentari, ascoltare le storie di chi soffre e lavorare per creare consapevolezza. Non possiamo ignorare che ci sono persone che muoiono di fame mentre altre sono intrappolate in una battaglia contro il cibo. È un tema che ci riguarda tutti, e ognuno di noi ha un ruolo da svolgere.


In questa giornata, vi invito a riflettere su queste realtà così diverse eppure interconnesse. Cosa possiamo fare, nel nostro piccolo, per contribuire a un cambiamento? Come possiamo sostenere chi è in difficoltà, sia a livello globale che locale? Le domande sono tante e le risposte non sempre semplici, ma è fondamentale iniziare a dialogare e a fare la nostra parte.

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