Generazione di Mezzo: A Cavallo tra Due Mondi Digitali

Essere nati a cavallo tra due mondi è una strana sensazione. Io appartengo a quella generazione che ha visto il mondo prima dell'era digitale, quando Internet era una novità e i social media non esistevano. Ricordo ancora il suono del modem che si connetteva e il tempo che ci voleva per scaricare una singola canzone. Poi, all'improvviso, tutto è cambiato. Abbiamo dovuto imparare a usare i social da adulti, cercando di adattarci a questo nuovo modo di comunicare, che per la Gen Z è come l’aria che respirano.

Quello che mi colpisce di più è la totale disinvoltura con cui i giovani di oggi si mostrano online. Pubblicano video, si raccontano senza filtri, fanno dirette come se fosse la cosa più naturale del mondo. Io, invece, ho sempre quel freno, quella specie di pudore che mi trattiene. Non so se sia una questione di essere cresciuti con più riservatezza o se semplicemente non siamo abituati a essere così esposti. Ma quando vedo la Gen Z davanti alla telecamera, così sicura, mi sento spesso fuori fase, come se stessi cercando di stare al passo con qualcosa che non mi appartiene del tutto.

Siamo una generazione di mezzo: troppo giovani per rinunciare alla tecnologia, ma troppo vecchi per sentirci completamente a nostro agio con l'esposizione continua.

Forse è questo il nostro dilemma più grande: capire come navigare in un mondo che cambia più velocemente di quanto noi riusciamo ad adattarci. E chissà, forse c’è un modo diverso di vivere questo equilibrio, uno che dobbiamo ancora scoprire.